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Sulle tracce dei Lorena

La Casa di Lorena ha avuto un ruolo forse meno appariscente rispetto ai Medici, ma fondamentale per la nascita della Toscana moderna. Se i Medici hanno reso Firenze e la Toscana splendide dal punto di vista artistico, furono i Lorena — ed in particolare il Granduca Pietro Leopoldo — a trasformare la regione in uno stato moderno, avanzato e sorprendentemente progressista per l’epoca.

Di recente siamo tornati a visitare il Museo Galileo di Firenze ed un intero piano del museo è dedicato proprio alle collezioni scientifiche dei Lorena (l’altro, naturalmente, è riservato ai Medici). Questo dettaglio ci ha ricordato quanto i Lorena abbiano inciso anche sulla storia di Firenze, non solo dal punto di vista politico ma anche scientifico e culturale. Rileggendo questo articolo — scritto originariamente circa dieci anni fa — ci siamo resi conto che meritava un aggiornamento. Ecco quindi una panoramica chiara e accessibile di come la famiglia dei Lorena abbia lasciato un segno profondo sulla Toscana che visitiamo ancora oggi.

L’importanza della dinastia dei Lorena in Toscana (1737–1859)

Il primo elemento davvero importante è che, alla fine della dinastia medicea nel 1737, la Toscana passò pacificamente alla Casa d’Asburgo-Lorena. Un evento tutt’altro che scontato, soprattutto in un’Europa spesso segnata da guerre di successione. I Lorena erano legati ai Medici già da tempo: Ferdinando I de’ Medici aveva infatti sposato Cristina di Lorena, figlia del Duca Carlo III di Lorena, nel lontano 1586. Quando i Medici si estinsero, la Toscana non cadde nel caos, ma passò a una nuova dinastia pronta a governarla con idee moderne.

Il primo Lorena, Francesco Stefano, governò inizialmente da lontano, ma fu il figlio Pietro Leopoldo a fare davvero la differenza. Nel 1765, alla morte del padre, Pietro Leopoldo divenne Granduca e decise di vivere a Firenze, convinto che governare da vicino fosse essenziale per capire i bisogni del territorio. La Toscana che ereditò era uno stato indebitato e poco efficiente; quella che lasciò, invece, era una delle regioni più avanzate d’Europa.

Tra le riforme più significative introdotte da Pietro Leopoldo troviamo:

  • l’introduzione di un sistema fiscale più razionale,
  • una profonda riorganizzazione della pubblica amministrazione,
  • l’abolizione della pena di morte e della tortura, un evento rivoluzionario per il tempo,
  • la realizzazione di grandi opere pubbliche, come la bonifica delle paludi della Valdichiana e della Maremma, e la costruzione di nuove strade, che favorirono lo sviluppo dell’agricoltura e del commercio,
  • il rilancio delle università di Pisa e Siena, la creazione di accademie come l’Accademia dei Georgofili e l’apertura al pubblico delle collezioni scientifiche e artistiche, tra cui gli Uffizi e il primo museo di scienze naturali d’Europa, La Specola.

Grazie a queste riforme, la Toscana divenne in pochi anni uno degli stati meglio amministrati d’Europa, un vero laboratorio di idee illuministe che avrebbe poi facilitato l’ingresso della regione nel futuro Stato italiano.

Chi viene dopo?

Nel 1790, la storia europea cambia nuovamente corso: alla morte del fratello Giuseppe II, Pietro Leopoldo diventa Imperatore del Sacro Romano Impero e lascia la Toscana al figlio Ferdinando III.

Il suo regno coincide con uno dei periodi più turbolenti della storia europea. Poco dopo l’inizio del suo governo, scoppia la Rivoluzione Francese e nel 1799 la Toscana viene invasa dalle truppe francesi. Ferdinando III è costretto a fuggire a Vienna, ma farà ritorno a Firenze nel 1814, dopo la caduta di Napoleone. Il suo rientro viene accolto con entusiasmo dalla popolazione, segno di un legame forte tra il sovrano e i toscani.

Ferdinando III governa con moderazione e tolleranza: non punisce chi aveva collaborato con i francesi e mantiene molte delle riforme introdotte durante l’occupazione. Prosegue le opere pubbliche, come strade e acquedotti, e continua la bonifica della Maremma e della Valdichiana fino alla sua morte nel 1824.

Alla sua morte, il Granducato passa al figlio Pietro Leopoldo II, destinato a essere l’ultimo Granduca di Toscana. Amato dai toscani per il suo carattere semplice e disponibile, dimostra fin da subito attenzione al benessere della popolazione, riducendo ad esempio la tassa sulla carne. Porta avanti nuove opere pubbliche, amplia il porto di Livorno e prosegue la bonifica della Maremma, tanto che la città di Grosseto gli dedicherà un monumento in Piazza Dante.

Pietro Leopoldo II è anche ricordato per la sua apertura verso intellettuali e artisti, come Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni, Niccolò Tommaseo e Guerrazzi. Nel 1859, però, le rivolte per l’unificazione italiana lo costringono ad abdicare. Il potere passa formalmente al figlio Ferdinando IV, che non regnerà mai davvero, poiché nel 1860 la Toscana viene annessa al Regno d’Italia.

Se Ferdinando III e Pietro Leopoldo II ebbero ruoli importanti, è senza dubbio Pietro Leopoldo I a restare la figura chiave della dinastia dei Lorena in Toscana.

Perché Pietro Leopoldo è il Lorena più importante nella storia della Toscana?

  • Fu il primo sovrano al mondo ad abolire la pena di morte (1786), un evento che la Toscana celebra ancora oggi il 30 novembre

  • Fu uno dei grandi riformatori dell’Illuminismo europeo

  • Sostenne lo sviluppo scientifico e l’istruzione

  • Modernizzò agricoltura e sanità pubblica

In sintesi, se i Medici hanno reso la Toscana bellissima, Pietro Leopoldo l’ha resa moderna. I Lorena furono sovrani attenti, mecenati illuminati e amministratori capaci, lasciando un’eredità che ancora oggi influenza il modo in cui viviamo e visitiamo la Toscana. Accanto ai Medici, meritano a pieno titolo un posto centrale nella storia di questa straordinaria regione.

Ultimo aggiornamento: 16 dicembre 2025


Autore: Lourdes Flores

Sono americana (dalla California) e vivo a Firenze da più di 10 anni. Mi piace esplorare e scoprire tanti angoli di Firenze e della Toscana rimasti nascosti. Mi piace condividere le mie esperienze e fornire aiuto sul Forum rispondendo alle domande dei turisti (sopratutto stranieri) che stano programmando la loro vacanza in Toscana. Se avete delle domande, postategli li'!



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